naturale, istintiva, della memoria

Io, Michelangelo

Nella mia vita ho avuto molte fortune. Sono nato a Giaveno, nel 1985, e cresciuto ad Almese, in una famiglia dove la cucina ha sempre avuto un ruolo importante. Sono nato in mezzo alla natura, ai piedi della Alpi, in un piccolo paese di provincia, dove i ritmi dettati dalle stagioni hanno ancora la loro importanza. Sono cresciuto con l’affetto profondo della mia famiglia. Ho studiato e ho viaggiato. Ho incontrato persone che hanno cambiato il mio modo di vedere le cose.

"Sono da sempre convinto che i ricordi più intimi legati al cibo risiedano in una parte remota della nostra mente, ci sono entrati in tenera età, o magari anche più avanti negli anni. Ma hanno tutti la stessa matrice, sono connessi ad un momento bello, che ci ha fatto stare bene e che mai dimenticheremo".

Filosofia

La mia cucina parla la lingua della natura. Amo i colori, i suoni e i prodotti del territorio che si mescolano a suggestioni lontane, a volte lontanissime, che raccolgo in giro per il mondo.

Filosofia

Ci sono le erbe aromatiche, le spezie, le radici e le specie vegetali che coltivo personalmente nell’orto e nella serra e che sono il fondamento su cui poggia la mia filosofia. “Il mio buongiorno, si vede dal giardino”, come amo ripetere alla mia brigata. Tanto che il primo gesto che faccio ogni giorno, prima ancora di entrare in cucina, è verificare che tutto ciò che coltivo stia crescendo nel modo giusto.

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